Un progetto di Città di Torino, realizzato da Fondazione per la Cultura Torino

L’Africa possibile

AfricaIl 20% della popolazione mondiale utilizza l’80% delle risorse, mentre, con il restante 20%, vive l’80% delle persone. Una situazione non più sostenibile, destinata a cambiare. L’Africa, Paese ospite d’onore dell’edizione 2013, è il “luogo simbolico” di una riflessione sullo sviluppo possibile.

Il “risveglio africano” passa per processi di democratizzazione e diffusione del pluralismo, crescita economica e attivazione delle comunità locali. Biennale Democrazia si occuperà di questi temi coinvolgendo politici, economisti, cooperanti e giornalisti che porteranno alla scoperta delle potenzialità del continente e del suo volto dinamico.

Giovedì 11 aprile, alle 18, al Teatro Carignano, Bienvenu Okiemy, Ministro della Comunicazione e dei Rapporti con il Parlamento del Congo Brazzaville,  Alberto Vaquina, Primo Ministro del Mozambico, e Manuel Vicente, Vice Presidente dell’Angola,  dialogheranno con Romano Prodi, presidente del gruppo di lavoro Onu-Unione Africana sulle missioni di peacekeeping in Africa e con Claudio Descalzi, Chief Operating Officer Exploration & Production di Eni.

Si discuterà di pacificazione sociale, democratizzazione e sviluppo (“L’Africa del futuro, tra democrazia e sviluppo”).

Venerdì 12 aprile, sempre al Carignano, alle 18, Carlo Petrini, presidente di Slow Food, Stefano Liberti, giornalista e scrittore, e Mario Calabresi, direttore de La Stampa, parleranno di nuovi modelli di sviluppo, a partire da quel bene fondamentale che è la disponibilità di terreno agricolo, nell’appuntamento dal titolo Utopie che nascono dalla terra.

L’incontro Cooperare con l’Africa 2.0, in calendario venerdì 12 aprile, alle 10, nell’Aula Magna dell’Istituto Avogadro, aiuterà a guardare a questo Paese con occhi nuovi. Il dibattito verterà sull’impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) al servizio dello sviluppo. Tra gli animatori dell’appuntamento, l’associazione Volontari per lo Sviluppo/Ong 2.0: «Il nostro approccio – spiegano dalla Ong – sfrutta le potenzialità della telematica, che è un settore a “prodotti leggeri” e che non richiede grandi strutture industriali, per concepire la cooperazione in un modo diverso, organizzato su un piano di parità e di scambio tra organizzazioni e sviluppatori e utenti locali».

Durante la mattinata verranno presentate delle piattaforme telematiche già oggi impiegate nell’ambito di progetti di “ICT4D” (Information and Communication Technology for Development). «Illustreremo il funzionamento del software Ushahidi – fa sapere Fabrizio Furchì, social media manager e communcation designer diVpS/Ong 2.0  – utilizzato durante le recenti elezioni in Kenya, per monitorare  e prevenire eventuali episodi di violenza e pressione sui votanti e che consente di aggregare e localizzare i dati, come nel caso, ad esempio, delle emergenze sanitarie».

Sulle nuove modalità di cooperazione si discuterà anche domenica 14 aprile, al Cinema Massimo, alle 10, nell’ambito dell’incontro L’Africa reale incontro l’Africa utopica. Docenti universitari, stagisti internazionali, Ong e membri di Slow Food si interrogheranno sulle forme di intervento messe in atto e sulle possibili sperimentazioni future.

Tutti gli appuntamenti di Biennale Democrazia sono a ingresso libero, fino a esaurimento posti (compresi quelli della giornata inaugurale). I biglietti per accedere saranno distribuiti a partire da un’ora prima dell’evento davanti all’ingresso di ciascuna sede per un massimo di 2 tagliandi a persona. Non è possibile in alcun modo prenotare i biglietti.
Alcuni seminari, indicati sul programma, sono a iscrizione obbligatoria. In tal caso, occorre prenotarsi seguendo le istruzioni in calce all’appuntamento.